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Nikola Tesla in un'autoritratto

I Grandi Maestri | Nikola Tesla

Nikola Tesla (autoritratto)

“Il miglior modo per combattere l’ignoranza è quello di diffondere la conoscenza in modo sistematico. Con questo obiettivo in mente, è fondamentale favorire gli scambi di idee e le relazioni umane.” Nikola Tesla

Tesla Exhibition

Nikola Tesla: scienziato storicamente determinante nell’evoluzione dell’elettricità e della tecnica torna di attualità.

Mostra su Nicola Tesla a Milano(2020 – Milano – Spazio Ventura Mostra “Tesla Exhibition” – Photo courtesy: Chiara Menescardi)

Lo Spazio Ventura XV presentata la Mostra “Tesla Exhibition”. Milano prima e unica tappa in Italia del Tour Mondiale di Tesla. Causa COVID-19 viene sospesa. Una mostra interattiva. Un’esperienza multimediale e sensoriale che ha come obiettivo di trasmette un valore scientifico didattico.

Convinto che lo scopo della scienza fosse quello di preservare la vita degli uomini e di dominare il mondo materiale per il benessere e le necessità umane, lavorò con instancabile energia fino alla morte, conducendo un’esistenza solitaria e modesta. “La scienza è solo una previsione se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità” Nikola Tesla

Ingegnere elettrico, inventore e fisico. Considerato il vero padre di una quantità impressionante di invenzioni fondamentali della modernità – dalla radio al transistor, dal radar ai raggi X, dall’altoparlante all’energia idroelettrica, dalla corrente alternata alla radioastronomia. Elaborò un prototipo per la comunicazione senza fili (la radio) e diede origine alla moderna ingegneria elettrica con lo sviluppo della corrente alternata, sistema che ancora oggi “accende” le nostre città. (1)

Nikola Tesla - Uomo dal futuro(2020 – Milano – Spazio Ventura Mostra “Tesla Exhibition” 1 – Photo courtesy: Chiara Menescardi)

Figura importane del Novecento, nacque il 10 luglio 1856, da una famiglia di origine serba. Da piccolo dimostra subito di essere diverso dai coetanei, la sua memoria eidetica gli permette di ricordare tutto e di figurarsi nella mente concetti e progetti che per tutti gli altri appaiono impensabili.

Questa dote lo porta spesso, anche in comportamenti bizzarri e ossessivi. Compie gli studi all’Istituto Politecnico di Graz in Stiria, scelto dal padre in quanto uno dei più antichi e rinomati istituti. Nel 1880 andò a Praga, in Boemia, esaudendo il desiderio del padre che voleva completasse la sua formazione presso l’università di quella città. Inizia ad interessarsi di elettricità (fina da bambino era stato affascinato da fulmini e scariche elettriche). Ebbe un vero e proprio esaurimenti nervoso, sostiene che questo periodo tormentato sia stato cruciale per il suo sviluppo mentale e per i suoi successivi contributi.

Una immagine delle installazioni della mostra(2020 – Milano – Spazio Ventura Mostra “Tesla Exhibition” 2 – Photo courtesy: Chiara Menescardi)

Inizia così a dedicarsi allo studio della materia e in poco tempo ebbe un’intuizione geniale: costruì un generatore di corrente dotato di un magnete rotante al centro e con bobine collocate all’esterno (non più all’interno come nel sistema continuo). Risultato, un campo magnetico rotante con molte meno perdite di energia: principio alla base della corrente alternata.
Decide di andare in America, la terra del progresso. Presenta a Thomas Edison la teoria sulla corrente alternata, con una lettera di raccomandazione scritta dal proprio mentore e amico di Edison, non ottenendo riscontro. Allora Tesla decide di andare alla ricerca di nuovi finanziatori per realizzare il suo progetto. Trova l’appoggio di Westinghouse che acquista i brevetti di Tesla e inizia a dare vita ad una nuova rete di cavi e centrali. Il metodo di Tesla permette infatti a Westinghouse di costruire centrali all’esterno delle città e, poiché il sistema di corrente alternata prevede molta meno dispersione energetica sulle lunghe distanze, consente di fornire energia anche a miniere e fabbriche più remote. Lo scontro finale si tenne in occasione dell’Esposizione Universale di Chicago del 1893. Per la prima volta l’elettricità avrebbe portato energia agli impianti di un evento di portata mondiale. Vince il bando Westinghouse, poiché il suo progetto si presenta molto più economico ed efficiente di quello del rivale. Il trionfo per Nikola Tesla fu parziale. Da una parte la sua idea aveva finalmente prevalso e nei decenni successivi tutto il mondo l’avrebbe adottata, ma dall’altra non riuscì mai a veder riconosciuto interamente il suo genio fuori dal comune. Tesla realizza complessivamente circa 700 brevetti, la sua documentazione e le sue invenzioni oggi sono riconosciuti dall’UNESCO. Le installazioni della mostra sottolineano la sua fama di “signore dei fulmini” ottenuta grazie alle teatrali esibizioni in cui sbalordiva il pubblico con la straordinaria padronanza nel gestire scariche elettriche e campi magnetici.

Colorado Springs

Nikola Tesla in una foto d'epoca(1899 – Colorado Springs – Nikola Tesla – Photo courtesy: Pinterest)

Colorado Springs dove nel 1899 Tesla si trasferisce e riproduce i famosi fulmini artificiali. Esperimento per illustrare la capacità dell’oscillatore di produrre esplosioni elettriche di grande potenza. La bobina, in parte mostrata nella fotografia, crea un movimento alternativo di elettricità dalla terra in un grande serbatoio e ritorno al ritmo di centomila alternanze al secondo. Le regolazioni sono tali che il serbatoio è pieno e scoppia ad ogni alternanza proprio nel momento in cui la pressione elettrica raggiunge il massimo. La scarica fuoriesce con un rumore assordante, colpendo una bobina non collegata a ventidue piedi di distanza, e creando una tale agitazione di elettricità nella terra che scintille lunghe un pollice possono essere tratte da una conduttura dell’acqua ad una distanza di trecento piedi dal laboratorio.

Radio

Il primo a trasmettere segnali radio per comunicare fu l’inglese David Edward Hughes, che comunicò via radio in codice Morse sulla distanza di 500 metri, nel 1879. Tesla diede un enorme contributo allo sviluppo tecnologico di quella che sarebbe diventata la radio: migliorò molto gli apparati sperimentali, si garantì dei brevetti essenziali e dimostrò perfino una forma primitiva di telecomando radio. La radio è un classico esempio di invenzione che non nasce in un colpo solo, ma dal contributo di molti, che più o meno nello stesso periodo capirono che era possibile comunicare tramite onde elettromagnetiche. Il merito cruciale di Marconi fu quello di rendere la radio, da interessante apparato sperimentale, un sistema pratico e funzionante di comunicazione mondiale.
Lo Studio di via Presolana è sensibile al tema della radio. Nei primi incarichi per illuminazione interni dell’architetto Piero Castiglioni, progettati con il padre Livio, si occupa sia della progettazione illuminotecnica sia degli audiovisivi.

Radio progettata da Tesla e Livio Castiglioni(1941 – Radio Personal Phonola – Livio Castiglioni – Photo courtesy: Piero Castiglioni)
Suono e luce sono gli elementi costanti di una ricerca che, fra gli anni Trenta e Settanta, Livio Castiglioni ha condotto occupandosi di design di prodotti, di allestimenti, di installazioni acustiche, di illuminazione. Gio Ponti nell’aprile del 1942 scrive sulla rivista “Stile”: “È in Italia che si sta determinando un vero Stile dell’apparecchio della radio. Merito è di Livio Castiglioni che da anni si occupa da noi di queste cose e che noi vorremmo si dedicasse anche a tutti gli strumenti attuali. Vorremmo che a lui si rivolgessero come supervisore molti industriali e produttori di ogni sorta di apparecchi e non solo come oggi avviene, quelli della radio. Alla prossima Triennale verrà a lui affidato appunto lo studio di modelli di arnesi e strumenti. (…) L’industria radio italian, deve loro moltissimo ed io mi vanto di aver vaticinato quel che oggi si vede”. (2)

Bibliografia:
(1) Nikola Tesla, Ben Johnston. Le mie invenzioni, 2017, Torino, Edizioni L’Età dell’Acquario
(2) Dario Scodeller. Livio e Piero Castiglioni. Il progetto della luce, 2003, Milano, Electa

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