Illuminazione architetturale: il design delle luci per i palazzi
Le città sono in costante crescita e, sempre più, il periodo notturno offre ampie opportunità in ambito sociale ed economico e l’architettura ne compone la scenografia. Ed è così che l'illuminazione architetturale, specie in ambienti esterni, sottolinea i dettagli architettonici dei prospetti, scolpendone i volumi, catturando l'interesse e trasmettendo emozioni.
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Il progetto di illuminazione dei monumenti, edifici di importanza storica, architettonica o civile, è un elemento fondamentale per valorizzare gli aspetti caratteristici di ogni spazio urbano. Spesso alcuni monumenti, palazzi, hanno una funzione rappresentativa o sono semplicemente divenuti punti di riferimento per gli abitanti di una città: quindi una buona verifica illuminotecnica avrà il compito di sottolinearne il valore, pur mantenendone immutati prestigio e caratteristiche. Una parte importante dell’illuminazione architetturale è rendere visibili dettagli architettonici, che, per la loro posizione, sarebbero poco visibili o addirittura ignorati, senza la luce. Di conseguenza è merito di un buon progetto illuminotecnico svelare la bellezza di un angolo remoto della città, oppure esaltarne la sua importanza storica.
Il progetto di illuminazione architetturale di una facciata richiede un'attenta analisi, che tenga conto, in alcuni casi dei vincoli dei beni culturali o dell'energia elettrica complessiva a disposizione, in altri dell'inquinamento luminoso, pur conservando sempre una sensibilità estetica che aggiunga valore al contesto urbano. Un’altra finalità è quella di sottolineare con la luce gli aspetti significativi dell’edificio. Come sosteneva Le Corbusier "L’architettura è gioco sapiente dei volumi sotto la luce", ovvero la luce naturale dona eleganza e consistenza ai volumi architettonici.
Proprio per questo motivo di notte si affida alla luce artificiale il delicato compito di restituire forme e percezione estetica alle opere architettoniche. Ricordiamo infine che l’illuminazione artificiale notturna può creare un effetto sensoriale molto diverso che non si limita ad una semplice simulazione di visione diurna ma si spinge oltre trasformando ad esempio le finestre degli edifici in vere e proprie sorgenti di luce che fluttuano nell’aria. Esistono tuttavia norme di riferimento, che indicano valori di illuminamento e luminanza, atte a limitare dispersione di luce e sovradimensionamento degli impianti. Durante la progettazione e la conseguente verifica illuminotecnica si deve porre attenzione all’abbagliamento, che può essere evitato con posizionamento e puntamento accurato delle lampade.
Altri tre aspetti fondamentali sono il controllo del fascio, il contrasto e la temperatura colore. In questa sezione oltre ai progetti di Illuminazione esterna ci sono anche progetti di illuminazione di spazi e ambienti interni. L’illuminazione d’interni ha l’obiettivo di creare con la luce una particolare lettura dello spazio, evidenziando i volumi, differenziando i piani, livelli e profondità. Quando la luce naturale non è presente, la luce artificiale diventa uno strumento fondamentale per la differenziazione dell’articolazione degli spazi, dei percorsi, degli ambienti.
Un altro aspetto interessante della progettazione di spazi interni è quello di ripensare il progetto illuminotecnico esistente, con le tecnologie moderne, ove possibile verificandone le ottiche, i valori di illuminamento, la qualità cromatica dell’emissione luminosa, mantenendo gli apparecchi installati che hanno un valore storico e artistico culturale. Riporteremo tre esempi, con tre soluzioni illuminotecniche differenti, per i prospetti dei palazzi.
Illuminazione architetturale dei prospetti dei palazzi
Palazzo Klotild a Budapest, dove il progetto illuminotecnico per l’ottocentesco palazzo, si avvale di proiettori, con differenti aperture dei fasci luminosi, di dimensioni ridotte, collocati direttamente sulla facciata, che garantiscono un’illuminazione omogenea, mettendo in risalto l’architettura del palazzo. Una luce d’accento mette in evidenza le guglie a bordo cornicione. I balconi in ferro battuto che si sviluppano su tutti e quattro i lati del palazzo, sono impreziositi da una retroilluminazione.
Palazzo Venezia a Roma, dove l'illuminazione della facciata è assicurata da una batteria di 23 proiettori con sorgenti al sodio alloggiati sotto tetto dell’antistante palazzo delle Assicurazioni Generali. Il nuovo progetto prevede una revisione generale dell’attuale impianto di illuminazione mantenendo il più possibile inalterato il circuito di alimentazione degli apparecchi e il loro posizionamento, la sostituzione delle sorgenti e dei proiettori attualmente impiegate con sorgenti di migliore resa cromatica ed efficienza luminosa e con apparecchi di nuova concezione illuminotecnica, con ottiche che garantiscano il maggiore controllo dei fasci di emissione e corredati da dispositivi anti-abbagliamento, orientabili. La verifica illuminotecnica in questo caso risulta molto importante soprattutto per la scelta delle ottiche dei nuovi apparecchi.
Infine Palazzo Papadopoli a Venezia, è un edificio patrizio del XVI secolo affacciato sul Canal Grande in prossimità del Ponte di Rialto, affrescato nel corso del settecento da Giambattista Tiepolo. Ora il palazzo è stato trasformato in un hotel "7 stelle" con 24 suite diverse per architettura ed arredo, spa, saloni, hall. Il progetto illuminotecnico ha coniugato l’architettura storica del palazzo con l’architettura degli interni, il design degli arredi con le normative vigenti. La facciata principale viene illuminata da quattro proiettori da 25W LED a bassa tensione 24Vdc collocati sulla zattera antistante al palazzo a 40 centimetri sotto il livello dell’acqua.
Tale ubicazione oltre a garantire accessibilità e sicurezza per la manutenzione degli apparecchi (un braccio metallico su binario consente il movimento), è uno strategico punto di proiezione luminosa, che consente di nascondere alla vista gli apparecchi. La direzione di incidenza dei raggi, ridurrà sensibilmente la luminanza dei proiettori dai punti di vista preferenziali dell’osservatore limitando ogni eventuale possibile abbagliamento. Lo specchio d’acqua illumina così per riflessione la facciata del Palazzo con luce lievemente dinamica dovuta al moto ondoso.